Nano astronavi per esplorare lo spazio
- raffaelesarno14
- 15 apr 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Il fisico Stephen Hawking ,insieme ad altri scienziati, l'amministratore delegato di Facebook ,Mark Zuckerberg, e il magnate russo Yuri Milner hanno annunciato un progetto che rivoluzionerà l'esplorazione dello spazio attraverso mini astronavi dalla grandezza di un francobollo che raggiungerà il 20% della velocità della luce grazie ad una propulsione che vedremo tra poco.
Alpha Centauri, il sistema stellare più vicino al nostro, si trova a 4,37 anni luce da noi: sono circa 40 trilioni di km di distanza. Con la sonda più veloce in nostro possesso, impiegheremmo circa 30 mila anni per raggiungerlo.
Se Breakthrough Starshot - questo il nome del progetto, una costola dell'iniziativa Breakthrough - divenisse realtà, per arrivare ad Alpha Centauri occorrerebbero soli 20 anni ;

Il progetto e come funziona ...
In progetto c'è una nanosonda sospinta da una vela in metamateriali ultraleggeri, che attraverso la spinta congiunta di raggi laser possa viaggiare al 20% della velocità della luce, catturando le immagini di tutto ciò che incontra durante il percorso.
Solo per avere un'identità chiara nella fase ingegneristica per la realizzazione di questo progetto occorrerebbero molti anni di studio ,poichè la nanosonda dovrà essere costituita da telecamere , propulsori fotonici , batterie , sistemi di navigazione e comunicazione , ma tutto questo in un ''francobollo''. A sospingerla ci sarebbe una vela solare non più spessa di qualche centinaio di atomi e del peso misurabile in grammi, il risultato dei progressi che si stanno compiendo nell'ambito delle nanotecnologie e dei metamateriali, sempre più sottili e resistenti.Fasci ottici di laser funzionanti all'unisono, come un'unica antenna (phased array laser) potrebbero generare l'energia necessaria a sospingere la vela solare, arrivando dove i raggi del Sole non riescono: potenzialmente, potrebbero raggiungere i 100 gigawatt di potenza, fornendo un'accelerazione fenomenale.
Funzionerebbero in modo modulare, spingendo la nanosonda sempre più in là prima sfruttando la spinta da terra, poi utilizzando quella prodotta dalla sonda madre e così via, facendo guadagnare progressivamente velocità alla nanoastronave.

Ecco una rappresentazione grafica di come dovrebbe essere la batteria di fasci laser che fornirà velocità alla nanosonda.
Le sfide aperte sono moltissime: si va dal costruire una distesa di antenne laser a costruire una "navicella madre" che possa condurre in orbita migliaia di nanosonde, fino al superamento di ostacoli come la perturbazione dell'atmosfera terrestre e lo scontro con le polveri interstellari.
L'obiettivo è individuare eventuali esopianeti abitabili, esplorare gli asteroidi o ancora studiare più a fondo i corpi celesti del Sistema Solare.
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